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05 Gennaio 2025

46° Pallino d'Oro

Budrione di Carpi, 5 gennaio 2025Ieri è andata in scena la 46^ edizione del tradizionale "Pallino d'Oro", gara a carattere internazionale ad invito che apre la stagione agonistica dell'Alto Livello per le bocce Categoria Raffa. In una folta cornice di pubblico di appassionati ed amanti di questo sport, i 32 atleti invitati alla competizione si sono affrontati in gare di alto livello agonistico che a tratti ha strappato applausi a scena aperta. Non è andata bene al nostro atleta più rappresentativo,capitano Diego Paleari, che ha dovuto arrendersi a colui che poi risulterà il vincitore della competizione, vale a dire Luca Viscusi della Bocciofila Caccialanza di Milano.Il Pallino d’Oro non è solo una competizione sportiva, ma un evento che celebra la storia e il futuro del boccismo. Tra giovani promesse, campioni affermati e un’organizzazione impeccabile, Budrione si prepara a vivere un fine settimana all’insegna della passione per le bocce. Oggi, 5 gennaio 2025, si terrà il Trofeo Rinascita, una competizione che vedrà la partecipazione di 128 atleti individualisti. Questo evento rappresenta una vera e propria maratona boccistica, confermando l’impegno e la passione del nostro Circolo nel promuovere questo sport. Panoramica dei campi col numeroso pubblicoDiego Paleari  I finalisti Luca Viscusi (a sinistra) e Gian Luca Manuelli (a destra) Luca Viscusi, vincitore del 46° Pallino d'Oro - Edizione 2025 Gian Luca Manuelli (secondo classificato)     

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28 Dicembte 2024

SAFEGUARDING RINASCITA 1970 A.S.D. e A.P.S.

MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVARINASCITA 1970 ASD E APS ( AFFILIATA A FITP-FIGC-UISP-FIDS-ASC)Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva è redatto da1la Associazione RINASCITA 1970 ASD E APS ( denominata in seguito Associazione) come previsto dal comma 2 dell’articolo 16 del d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021 e utilizzando le linee guida pubblicate delle Federazioni alle quali l’Associazione è affiliata, si applica a chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività dell’ Associazione indipendente dal ruolo svolto. Ha validità quadriennale dalla data di approvazione e deve essere aggiornato ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali emanati dal CONI, le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. e le raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding.L’obiettivo del presente modello è quello di promuovere una cultura e un ambiente inclusivo che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i tesserati, in particolare minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità, tutelando al contempo l’integrità fisica e morale di tutti i tesserati.Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva verrà pubblicato sulla homepage del sito dell’Associazione, affisso nella sede della medesima nonché comunicato ai Responsabili Safeguarding delle Federazioni alle quali è associata, per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie, insieme alla nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.Il presente modello integra e non sostituisce il Regolamento per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie della Federazioni alle quali è associata.DIRITTI E DOVERIA tutti i tesserati e le tesserate sono riconosciuti i diritti fondamentali:- a un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto e situazione in ambito associativo;- alla tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva;- a che la salute e il benessere psico-fisico siano garantiti come prevalenti rispetto a ogni risultato tecnico- sportivo.Coloro che prendono parte, a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo, all’attività sportiva, in forma diretta o indiretta, sono tenuti a rispettare tutte le disposizioni e le prescrizioni a tutela degli indicati diritti dei tesserati e delle tesserate.Gli allenatori, tecnici, i dirigenti, i soci e tutti gli altri tesserati e tesserato sono tenuti a conoscere il presente modello, il Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e il Regolamento per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie della Federazioni alle quali l’Associazione è affiliata.PREVENZIONE E GESTIONE DEI RISCHI COMPORTAMENTI RILEVANTIAi fini del presente modello, costituiscono comportamenti rilevanti:- l’abuso psicologico: qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del tesserato, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali;- l’abuso fisico: qualunque condotta consumata o tentata (tra cui botte, pugni, percosse, soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi l’integrità psicofisica del tesserato. Tali atti possono anche consistere nell’indurre un tesserato a svolgere (a1 fine di una migliore performance) un’attività fisica inappropriata. In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;- la molestia sessuale: qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti fastidio o disturbo. Tali atti o comportamenti possono anche consistere nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonchè richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante;- l’abuso sessuale: qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto o con contatto, e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche ne1 costringere un tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell’osservare il tesserato in condizioni econtesti non appropriati;- la negligenza: il mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi tesserato, anche in ragione dei doveri che derivano da1 suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi, o comportamento, o condotta, o atto di cui a1 presente modello, omette di intervenire causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche ne1 persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del tesserato;- l’incuria: a mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo;- l’abuso di matrice religiosa: l’impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume;- il bullismo, il cyberbullismo: qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia in camera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più tesserati con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sul tesserato. Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuta e atti ad intimidire o turbare un tesserato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima);- i comportamenti discriminatori; qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status socio-economico, prestazioni sportìve e capacità atletiche, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.I comportamenti rilevanti possono verificarsi in qualsiasi forma e modalità, comprese quelle di persona e tramite modalità informatiche, su1 web e attraverso messaggi, e-mail, social network e blog.RESPONSABILE CONTRO ABUSI, VIOLENCE E DISCRIMINAZIONIL’Associazione nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, con lo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui soci nonché per garantirela protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi.II Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, dovrà essere soggetto autonomo e possibilmente indipendente dalle cariche sociali e da rapporti con gli allenatori e i tecnici, verrà selezionato tra i soggetti con abbiano esperienza nel settore, competenze comunicative e capacità di gestione delle situazioni delicate. Dovrà essere opportunamente formato e partecipare ai seminari informativi eventualmente organizzati dalle Federazioni alle quali l’Associazione è affiliata.Prima della nomina andrà acquisito il certificato del casellario giudiziale. Non può essere, infatti, designato come responsabile chi ha subito una condanna penale anche non definitiva per reati non colposi.In ogni caso, il responsabile safeguarding all’interno dell’Associazione svolge funzioni di vigilanza circa l’adozione e l’aggiornamento dei modelli e dei codici di condotta, nonché di collettore di eventuali segnalazioni di condotte rilevanti ai fini delle politiche di safeguarding, potendo svolgere anche funzioni ispettive.II Responsabile safeguarding sarà tenuto a sensibilizzare i membri dell’associazione sulle questioni di safeguarding e sarà tenuto a collaborare con le autorità competenti.Il Responsabile del safeguarding dovrà definire e pubblicizzare i canali di comunicazione chiari per i membri dell'associazione sportiva per segnalare casi di abuso o maltrattamento e stabilire le procedure per la registrazione e la gestione delle segnalazioni ricevute.Il Responsabile safeguarding dovrà garantire la confidenzialità e la riservatezza delle informazioni riguardanti casi di abuso o maltrattamento essendo tenuto a trattare le informazioni sensibili in modo riservato e ne1 rispetto della privacy delle persone coinvolte.II Consiglio direttivo potrà sospendere rimuovere il responsabile safeguarding in caso di mancata conformità ai requisiti o di violazione delle politiche dell'associazione relative alla protezione dei minori.CERTIFICAZIONI PER I COLLABORATORI DELL’ASSOCIAZIONEL’Associazione, prima di assegnare un incarico di qualsiasi tipo, deve procedere all’acquisizione delle idonee certificazioni rilasciate da parte delle autorità competenti relative ai precedenti penali. In caso di incarichi entrati in vigore prima dell’adozione del precedente documento, essa procederà all’acquisizione delle suddette certificazioni per tutti i suoi collaboratori.Ogni collaboratore, dirigente, socio e volontario che svolge la propria attività per l’Associazione acontatto con minori deve visionare e sottoscrivere il Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione, rispettandone ogni singola parte.USO DEGLI SPAZI DELL’ASSOCIAZIONEDeve essere sempre garantito l’accesso ai locali e agli spazi in gestione o in uso all’Associazione durante le sessioni di allenamento o prova di tesserati e tesserate minorenni a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura dei tesserati minorenni ovvero a loro delegati.Presso le strutture in gestione o in uso all’Associazione devono essere predisposte tutte le misure necessarie a prevenire qualsivoglia situazione di rischio.Durante le sessioni di allenamento o di prova è consentito l’accesso agli spogliatoi esclusivamente ai tesserati dell’Associazione, non è consentito l’accesso agli spogliatoi a utenti esterni o genitori/ accompagnatori, se non previa autorizzazione da parte di un allenatore, tecnico o dirigente e, comunque, solo per eventuale assistenza a tesserati e tesserato sotto i 6 anni di età o con disabilità motoria o intellettivo/relazionale.In caso di necessità, fermo restando la tempestiva richiesta di intervento al servizio di soccorso sanitario qualora necessario, l’accesso all’infermeria è consentito al medico sociale o, in caso di manifestazione sportiva, al medico di gara o, in loro assenza, a un tecnico formato sulle procedure di primo soccorso esclusivamente per le procedure strettamente necessarie al primo soccorso nei confronti della persona offesa. La porta dovrà rimanere aperta e, se possibile, dovrà essere presente almeno un’altra persona (allenatore, tecnico, dirigente, collaboratore, eccetera).TRASFERTEIn caso di trasferte che prevedano un pernottamento, agli atlete/i dovranno essere riservate camere, eventualmente in condivisione con atleti/i dello stesso genere, diverse da quelle in cui alloggeranno gli allenatori, i tecnici, i dirigenti o altri accompagnatori, salvo nel caso di parentela stretta tra l’atleta e l’accompagnatore.Durante le trasferte di qualsiasi tipo è dovere degli accompagnatori vigilare sugli atleti accompagnati, soprattutto se minorenni, mettendo in atto tutte le azioni necessarie a garantire l’integrità fisica e morale degli stessi ed evitare qualsiasi comportamento rilevante ai fini del presente modello.TUTELA DELLA PRIVACYA tutti i tesserati (o esercenti la potestà genitoriale), gli allenatori tecnici, i dirigenti, i collaboratori e i soci dell’Associazione all’atto dell’iscrizione/tesseramento, e comunque ogni qualvolta venga effettuata una raccolta di dati personali, deve essere sottoposta l’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo 679/2016 (GDPR). I dati raccolti devono essere gestiti e trattati secondo le modalità descritte nel suddetto Regolamento e comunque solo sulla base della necessità all’esecuzione del contratto di cui gli interessati sono parte, all’adempimento di un obbligo legale o sulla base del consenso.In particolare, le categorie particolari di dati personali (quali l’origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l’appartenenza sindacale, nonché dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all’orientamento sessuale della persona) possono essere trattate solo previo libero ed esplicito consenso dell’interessato, manifestato in forma scritta, salvi i casi di adempimento di obblighi di legge e regolamenti.L’Associazione, fermo restando il preventivo consenso raccolto all’atto dell’iscrizione/tesseramento, può pubblicare sui propri canali di comunicazione fotografie ritraenti i tesserati prodotte durante le sessioni di allenamento e gara, ma non è consentita produzione e la pubblicazione di immagini che possono causare situazioni di imbarazzo o pericolo per i tesserati.La documentazione, sia cartacea, sia digitale, raccolta dall’Associazione contenente dati personali dei tesserati, fornitori od ogni altro soggetto, deve essere custodita garantendo l’inaccessibilità alle persone non autorizzate al trattamento dei dati. In caso di perdita, cancellazione, accidentale divulgazione, data breach, eccetera, deve essere data tempestiva comunicazione all’interessato e, contestualmente, al titolare del trattamento dei dati personali. Deve essere data tempestiva comunicazione anche all’autorità Garante per la protezione dei dati personali, se la violazione dei dati personali comporta un rischio per i diritti e le libertà delle persone fisiche.Tutte le persone autorizzate al trattamento dei dati personali devono essere adeguatamente formate e devono mettere in atto tutti i comportamenti e le procedure necessarie alla tutela dei dati personali degli interessati, soprattutto di quelli rientranti nelle categorie particolari di dati personali.INCLUSIVITÀL’Associazione garantisce a tutti i propri tesserati e ai tesserati di altre associazioni e società sportive dilettantistiche pari diritti e opportunità, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica,religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.L’Associazione si impegna, anche tramite accordi, convenzioni e collaborazioni con altre associazioni o società sportive dilettantistiche, a garantire il diritto alla partecipazione alle attività sportiva ai tesserati con disabilità fisica o intellettivo-relazionale, integrando suddetti tesserati, anche tesserati per altre associazioni o società sportive dilettantistiche, nel gruppo dei tesserati per l’Associazione loro coetanei.L’associazione si impegna a garantire il diritto allo sport anche agli atleti svantaggiati dal punto di vista economico famigliare, favorendo la partecipazione di suddetti tesserati alle attività dell’associazione anche mediante sconti delle quote di tesseramento e/o mediante accordi, convenzioni e collaborazioni con enti del terzo settore operanti sul territorio e nei comuni limitrofi.CONTRASTO DEI COMPORTAMENTI LESIVI E GESTIONE DELLE SEGNALAZIONISEGNALAZIONE DEI COMPORTAMENTI LESIVIIn caso di presunti comportamenti lesivi, da parte di tesserati o di persone terze, nei confronti di altri tesserati, soprattutto se minorenni, deve essere tempestivamente segnalato al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni tramite comunicazione a voce o via posta ordinaria o elettronica all’indirizzo email lorenzopederzoli71@gmail.com. Le chiavi di accesso a tale indirizzo email saranno in possesso esclusivamente del Responsabile.In caso dei suddetti comportamenti lesivi, se necessario, deve essere inviata segnalazione al Safeguarding Office di ogni Federazione alla quale l’Associazione è affiliataIn caso di gravi comportamenti lesivi l’Associazione deve notificare i fatti di cui è venuta a conoscenza alle forze dell’ordine.L’Associazione deve garantire l’adozione di apposite misure che prevengano qualsivoglia forma di vittimizzazione secondaria dei tesserati che abbiano in buona fede:- presentato una denuncia o una segnalazione;- manifestato l’intenzione di presentare una denuncia o una segnalazione;- assistito o sostenuto un altro tesserato nel presentare una denuncia o una segnalazione;- reso testimonianza o audizione in procedimenti in materia di abusi, violenze o discriminazioni;- intrapreso qualsiasi altra azione o iniziativa relativa o inerente alle politiche di safeguarding.-SISTEMA DISCIPLINARE E MECCANISMI SANZIONATORIA titolo esemplificativo e non esaustivo, i comportamenti sanzionabili possono essere ricondotti a:- mancata attuazione colposa delle misure indicate nel Modello e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione);- violazione dolosa delle misure indicate nel presente modello e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione), tale da compromettere il rapporto di fiducia tra l’autore e l’Associazione/Società in quanto preordinato in modo univoco a commettere un reato;- violazione delle misure poste a tutela del segnalante;- effettuazione con dolo o colpa grave di segnalazioni che si rivelano infondate;- violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’Associazione/Società;- violazione delle disposizioni concernenti le attività di informazione, formazione e diffusione nei confronti dei destinatari del presente modello;- atti di ritorsione o discriminatori, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per motivi collegati, direttamente o indirettamente, alla segnalazione;- mancata applicazione del presente sistema disciplinare.Le sanzioni comminabili sono diversificate in ragione della natura del rapporto giuridico intercorrente tra l’autore della violazione e l’Associazione, nonché del rilievo e gravità della violazione commessa e del ruolo e responsabilità dell’autore. Le sanzioni comminabili sono diversificate tenuto conto del grado di imprudenza, imperizia, negligenza, colpa o dell’intenzionalità del comportamento relativo all’azione/omissione, tenuto altresì conto dell’eventuale recidiva, nonché dell’attività lavorativa svolta dall’interessato e della relativa posizione funzionale, gravità del pericolo creato, entità del danno eventualmente creato, presenza di circostanze aggravanti o attenuanti, eventuale condivisione di responsabilità con altri soggetti che abbiano concorso nel determinare l’infrazione, unitamente a tutte le altre particolaricircostanze che possono aver caratterizzato il fatto.Il presente sistema sanzionatorio deve essere portato a conoscenza di tutti i Destinatari del Modello attraverso i mezzi ritenuti più idonei dall’Associazione.SANZIONI NEI CONFRONTI DEI COLLABORATORI RETRIBUITII comportamenti tenuti dai collaboratori retribuiti in violazione delle disposizioni del presente modello, inclusa la violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’Associazione, e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione) sono definiti illeciti disciplinari.Nei confronti dei collaboratori retribuiti, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:1. richiamo verbale per mancanze lievi;2. ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;3. multa in misura non eccedente l’importo di 5 ore di retribuzione;4. sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di giorni 15;5. risoluzione del contratto e, in caso di collaboratore socio dell’Associazione, radiazione dello stesso.Ai fni del precedente punto:- incorre nel provvedimento disciplinare del richiamo verbale per le mancanze lievi il collaboratore che violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività sensibili, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione non abbia rilevanza esterna;- incorre nel provvedimento disciplinare dell’ammonizione scritta il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali e applicabile il richiamo verbale e/o violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività nelle aree a rischio, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione abbia rilevanza esterna;- incorre nel provvedimento disciplinare della multa non eccedente l’importo di 5 ore della normale retribuzione il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile l’ammonizione scritta e/o, per il livello di responsabilità gerarchico o tecnico, o in presenza di circostanze aggravanti, leda l’efficacia del presente modello con comportamenti quali:a) l’inosservanza dell’obbligo di informativa al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni;b) l’effettuazione, con colpa grave, di false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello o del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione;c) la violazione delle misure adottate dall’Associazione volte a garantire la tutela dell’identità del segnalante;d) la reiterata inosservanza degli adempimenti previsti dalle prescrizioni indicate nel presente modello, nell’ipotesi in cui riguardino un procedimento o rapporto in cui è parte la Pubblica Amministrazione (ivi comprese le Autorità Sportive);- incorre nel provvedimento disciplinare della sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di 15 giorni il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile la multa non eccedente l’importo di 5 ore della normale retribuzione e/o effettui, con dolo, false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello e del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e/o violi le misure adottate dalla Società volte a garantire la tutela dell’identità del segnalante cosi da generare atteggiamenti ritorsivi o qualsiasi altra forma di discriminazione o penalizzazione nei confronti del segnalante;- incorre nel provvedimento disciplinare della risoluzione del contratto senza preavviso il collaboratore che eluda fraudolentemente le prescrizioni del presente modello attraverso un comportamento inequivocabilmente diretto alla commissione di uno dei reati ricompresi fra quelli previsti nel c.d. “certificato antipedofilia” e/o violi il sistema di controllo interno attraverso la sottrazione, la distruzione o l’alterazione di documentazione ovvero impedendo il controllo o l’accesso alle informazioni e alla documentazione agli organi preposti, incluso il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni in modo da impedire la trasparenza e verificabilità delle stesse.SANZIONI NEI CONFRONTI DEI VOLONTARINei confronti dei volontari dell’Associazione, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:1. richiamo verbale per mancanze lievi;2. ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;3. allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 15 giorni;4. allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 1 anno;5. rescissione del rapporto di volontariato e, in caso di volontario socio dell’Associazione, radiazione dello stesso.OBBLIGHI INFORMATIVI E ALTRE MISUREL’Associazione è tenuta a pubblicare il presente modello e il nominativo del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni presso la sua sede e le strutture che ha in gestione o in uso, nonché sulla homepage del sito istituzionale.Al momento dell’adozione del presente modello e in occasione di ogni sua modifica, l’Associazione deve darne comunicazione via posta elettronica a tutti i propri tesserati, associati e volontari.L’Associazione deve informare il tesserato o eventualmente coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, del presente modello e del nominativo e dei contatti del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.L’Associazione deve dare immediata comunicazione di ogni informazione rilevante al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, al Safeguarding Officer della Federazione Sportiva di competenza, nonché all’Ufficio della Procura federale ove competente.L’Associazione deve dare diffusione presso i propri tesserati di idonee informative finalizzate alla prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione nonché alla consapevolezza dei tesserati in ordine a propri diritti, obblighi e tutele.L’Associazione deve prevedere un’adeguata informativa ai tesserati o eventualmente a coloro esercitano la responsabilità genitoriale, con riferimento alle specifiche misure adottate per la prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione in occasione di manifestazioni sportive.L’Associazione deve dare comunicazione ai tesserati o eventualmente a coloro esercitano la responsabilità genitoriale di ogni altra politica di safeguarding adottata dalle federazioni sportive alla quale è affiliata.

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28 Dicembte 2024

SAFEGUARDING G.S. RINASCITA BOCCE

MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVAG.S. RINASCITA BOCCE ASD ( AFFILIATA FIB)Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva è redatto da1la G.S. RINASCITA SEZIONE BOCCE ASD ( denominata in seguito Associazione) come previsto dal comma 2 dell’articolo 16 del d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021 e utilizzando le linee guida pubblicate dalla Federazione Italiana Bocce, si applica a chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività dell’ Associazione indipendente dal ruolo svolto. Ha validità quadriennale dalla data di approvazione e deve essere aggiornato ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali emanati dal CONI, le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. e le raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding.L’obiettivo del presente modello è quello di promuovere una cultura e un ambiente inclusivo che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i tesserati, in particolare minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità, tutelando al contempo l’integrità fisica e morale di tutti i tesserati.Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva verrà pubblicato sulla homepage del sito dell’Associazione, affisso nella sede della medesima nonché comunicato al Responsabile Safeguarding della Federazione per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie, insieme alla nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.Il presente modello integra e non sostituisce il Regolamento per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie della Federazione Italiana Bocce.DIRITTI E DOVERIA tutti i tesserati e le tesserate sono riconosciuti i diritti fondamentali:- a un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto e situazione in ambito associativo;- alla tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva;- a che la salute e il benessere psico-fisico siano garantiti come prevalenti rispetto a ogni risultato tecnico- sportivo.Coloro che prendono parte, a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo, all’attività di sportiva, in forma diretta o indiretta, sono tenuti a rispettare tutte le disposizioni e le prescrizioni a tutela degli indicati diritti dei tesserati e delle tesserate.Gli allenatori, tecnici, i dirigenti, i soci e tutti gli altri tesserati e tesserato sono tenuti a conoscere il presente modello, il Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e il Regolamento per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie della Federazione Italiana Bocce.PREVENZIONE E GESTIONE DEI RISCHI COMPORTAMENTI RILEVANTIAi fini del presente modello, costituiscono comportamenti rilevanti:- l’abuso psicologico: qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del tesserato, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali;- l’abuso fisico: qualunque condotta consumata o tentata (tra cui botte, pugni, percosse, soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi l’integrità psicofisica del tesserato. Tali atti possono anche consistere nell’indurre un tesserato a svolgere (a1 fine di una migliore performance) un’attività fisica inappropriata. In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;- la molestia sessuale: qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti fastidio o disturbo. Tali atti o comportamenti possono anche consistere nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonchè richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante;- l’abuso sessuale: qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto o con contatto, e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche ne1 costringere un tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell’osservare il tesserato in condizioni e contesti non appropriati;- la negligenza: il mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi tesserato, anche in ragione dei doveri che derivano da1 suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi,o comportamento, o condotta, o atto di cui a1 presente modello, omette di intervenire causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche ne1 persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del tesserato;- l’incuria: a mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo;- l’abuso di matrice religiosa: l’impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume;- il bullismo, il cyberbullismo: qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia in camera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più tesserati con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sul tesserato. Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuta e atti ad intimidire o turbare un tesserato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima);- i comportamenti discriminatori; qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status socio-economico, prestazioni sportìve e capacità atletiche, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.I comportamenti rilevanti possono verificarsi in qualsiasi forma e modalità, comprese quelle di persona e tramite modalità informatiche, su1 web e attraverso messaggi, e-mail, social network e blog.RESPONSABILE CONTRO ABUSI, VIOLENZE E DISCRIMINAZIONIL’Associazione nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, con lo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui soci nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi.II Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, dovrà essere soggetto autonomo e possibilmente indipendente dalle cariche sociali e da rapporti con gli allenatori e i tecnici, verràselezionato tra i soggetti con abbiano esperienza nel settore, competenze comunicative e capacità di gestione delle situazioni delicate. Dovrà essere opportunamente formato e partecipare ai seminari informativi eventualmente organizzati dalla Federazione Italiana Bocce alla quale l’Associazione è affiliata.Prima della nomina andrà acquisito il certificato del casellario giudiziale. Non può essere, infatti, designato come responsabile chi ha subito una condanna penale anche non definitiva per reati non colposi.In ogni caso, il responsabile safeguarding all’interno dell’Associazione svolge funzioni di vigilanza circa l’adozione e l’aggiornamento dei modelli e dei codici di condotta, nonché di collettore di eventuali segnalazioni di condotte rilevanti ai fini delle politiche di safeguarding, potendo svolgere anche funzioni ispettive.II Responsabile safeguarding sarà tenuto a sensibilizzare i membri dell’associazione sulle questioni di safeguarding e sarà tenuto a collaborare con le autorità competenti.Il Responsabile del safeguarding dovrà definire e pubblicizzare i canali di comunicazione chiari per i membri dell'associazione sportiva per segnalare casi di abuso o maltrattamento e stabilire le procedure per la registrazione e la gestione delle segnalazioni ricevute.Il Responsabile safeguarding dovrà garantire la confidenzialità e la riservatezza delle informazioni riguardanti casi di abuso o maltrattamento essendo tenuto a trattare le informazioni sensibili in modo riservato e ne1 rispetto della privacy delle persone coinvolte.II Consiglio direttivo potrà sospendere rimuovere il responsabile safeguarding in caso di mancata conformità ai requisiti o di violazione delle politiche dell'associazione relative alla protezione dei minori.CERTIFICAZIONI PER I COLLABORATORI DELL’ASSOCIAZIONEL’Associazione, prima di assegnare un incarico di qualsiasi tipo, deve procedere all’acquisizione delle idonee certificazioni rilasciate da parte delle autorità competenti relative ai precedenti penali. In caso di incarichi entrati in vigore prima dell’adozione del precedente documento, essa procederà all’acquisizione delle suddette certificazioni per tutti i suoi collaboratori.Ogni collaboratore, dirigente, socio e volontario che svolge la propria attività per l’Associazione a contatto con minori deve visionare e sottoscrivere il Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione, rispettandone ogni singola parte.USO DEGLI SPAZI DELL’ASSOCIAZIONEDeve essere sempre garantito l’accesso ai locali e agli spazi in gestione o in uso all’Associazione durante le sessioni di allenamento o prova di tesserati e tesserate minorenni a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura dei tesserati minorenni ovvero a loro delegati.Presso le strutture in gestione o in uso all’Associazione devono essere predisposte tutte le misure necessarie a prevenire qualsivoglia situazione di rischio.Durante le sessioni di allenamento o di prova è consentito l’accesso agli spogliatoi esclusivamente ai tesserati dell’ASD, non è consentito l’accesso agli spogliatoi a utenti esterni o genitori/ accompagnatori, se non previa autorizzazione da parte di un allenatore, tecnico o dirigente e, comunque, solo per eventuale assistenza a tesserati e tesserato sotto i 6 anni di età o con disabilità motoria o intellettivo/relazionale.In caso di necessità, fermo restando la tempestiva richiesta di intervento al servizio di soccorso sanitario qualora necessario, l’accesso all’infermeria è consentito al medico sociale o, in caso di manifestazione sportiva, al medico di gara o, in loro assenza, a un tecnico formato sulle procedure di primo soccorso esclusivamente per le procedure strettamente necessarie al primo soccorso nei confronti della persona offesa. La porta dovrà rimanere aperta e, se possibile, dovrà essere presente almeno un’altra persona (allenatore, tecnico, dirigente, collaboratore, eccetera).TRASFERTEIn caso di trasferte che prevedano un pernottamento, agli atlete/i dovranno essere riservate camere, eventualmente in condivisione con atleti/i dello stesso genere, diverse da quelle in cui alloggeranno gli allenatori, i tecnici, i dirigenti o altri accompagnatori, salvo nel caso di parentela stretta tra l’atleta e l’accompagnatore.Durante le trasferte di qualsiasi tipo è dovere degli accompagnatori vigilare sugli atleti accompagnati, soprattutto se minorenni, mettendo in atto tutte le azioni necessarie a garantire l’integrità fisica e morale degli stessi ed evitare qualsiasi comportamento rilevante ai fini del presente modello.TUTELA DELLA PRIVACYA tutti i tesserati (o esercenti la potestà genitoriale), gli allenatori tecnici, i dirigenti, i collaboratori e i soci dell’Associazione all’atto dell’iscrizione/tesseramento, e comunque ogni qualvolta vengaeffettuata una raccolta di dati personali, deve essere sottoposta l’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo 679/2016 (GDPR). I dati raccolti devono essere gestiti e trattati secondo le modalità descritte nel suddetto Regolamento e comunque solo sulla base della necessità all’esecuzione del contratto di cui gli interessati sono parte, all’adempimento di un obbligo legale o sulla base del consenso.In particolare, le categorie particolari di dati personali (quali l’origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l’appartenenza sindacale, nonché dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all’orientamento sessuale della persona) possono essere trattate solo previo libero ed esplicito consenso dell’interessato, manifestato in forma scritta, salvi i casi di adempimento di obblighi di legge e regolamenti.L’Associazione, fermo restando il preventivo consenso raccolto all’atto dell’iscrizione/tesseramento, può pubblicare sui propri canali di comunicazione fotografie ritraenti i tesserati prodotte durante le sessioni di allenamento e gara, ma non è consentita produzione e la pubblicazione di immagini che possono causare situazioni di imbarazzo o pericolo per i tesserati.La documentazione, sia cartacea, sia digitale, raccolta dall’Associazione contenente dati personali dei tesserati, fornitori od ogni altro soggetto, deve essere custodita garantendo l’inaccessibilità alle persone non autorizzate al trattamento dei dati. In caso di perdita, cancellazione, accidentale divulgazione, data breach, eccetera, deve essere data tempestiva comunicazione all’interessato e, contestualmente, al titolare del trattamento dei dati personali. Deve essere data tempestiva comunicazione anche all’autorità Garante per la protezione dei dati personali, se la violazione dei dati personali comporta un rischio per i diritti e le libertà delle persone fisiche.Tutte le persone autorizzate al trattamento dei dati personali devono essere adeguatamente formate e devono mettere in atto tutti i comportamenti e le procedure necessarie alla tutela dei dati personali degli interessati, soprattutto di quelli rientranti nelle categorie particolari di dati personali.INCLUSIVITÀL’Associazione garantisce a tutti i propri tesserati e ai tesserati di altre associazioni e società sportive dilettantistiche pari diritti e opportunità, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.L’Associazione si impegna, anche tramite accordi, convenzioni e collaborazioni con altre associazioni o società sportive dilettantistiche, a garantire il diritto alla partecipazione alle attivitàsportiva ai tesserati con disabilità fisica o intellettivo-relazionale, integrando suddetti tesserati, anche tesserati per altre associazioni o società sportive dilettantistiche, nel gruppo dei tesserati per l’Associazione loro coetanei.L’associazione si impegna a garantire il diritto allo sport anche agli atleti svantaggiati dal punto di vista economico famigliare, favorendo la partecipazione di suddetti tesserati alle attività dell’associazione anche mediante sconti delle quote di tesseramento e/o mediante accordi, convenzioni e collaborazioni con enti del terzo settore operanti sul territorio e nei comuni limitrofi.CONTRASTO DEI COMPORTAMENTI LESIVI E GESTIONE DELLE SEGNALAZIONISEGNALAZIONE DEI COMPORTAMENTI LESIVIIn caso di presunti comportamenti lesivi, da parte di tesserati o di persone terze, nei confronti di altri tesserati, soprattutto se minorenni, deve essere tempestivamente segnalato al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni tramite comunicazione a voce o via posta ordinaria o elettronica all’indirizzo email igno.amplo@gmail.com Le chiavi di accesso a tale indirizzo email saranno in possesso esclusivamente del Responsabile.In caso dei suddetti comportamenti lesivi, se necessario, deve essere inviata segnalazione al Safeguarding Office all’indirizzo email safeguarding@federbocce.it.In caso di gravi comportamenti lesivi l’Associazione deve notificare i fatti di cui è venuta a conoscenza alle forze dell’ordine.L’Associazione deve garantire l’adozione di apposite misure che prevengano qualsivoglia forma di vittimizzazione secondaria dei tesserati che abbiano in buona fede:- presentato una denuncia o una segnalazione;- manifestato l’intenzione di presentare una denuncia o una segnalazione;- assistito o sostenuto un altro tesserato nel presentare una denuncia o una segnalazione;- reso testimonianza o audizione in procedimenti in materia di abusi, violenze o discriminazioni;- intrapreso qualsiasi altra azione o iniziativa relativa o inerente alle politiche di safeguarding.SISTEMA DISCIPLINARE E MECCANISMI SANZIONATORIA titolo esemplificativo e non esaustivo, i comportamenti sanzionabili possono essere ricondotti a:- mancata attuazione colposa delle misure indicate nel Modello e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione);- violazione dolosa delle misure indicate nel presente modello e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione), tale da compromettere il rapporto di fiducia tra l’autore e l’Associazione/Società in quanto preordinato in modo univoco a commettere un reato;- violazione delle misure poste a tutela del segnalante;- effettuazione con dolo o colpa grave di segnalazioni che si rivelano infondate;- violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’Associazione/Società;- violazione delle disposizioni concernenti le attività di informazione, formazione e diffusione nei confronti dei destinatari del presente modello;- atti di ritorsione o discriminatori, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per motivi collegati, direttamente o indirettamente, alla segnalazione;- mancata applicazione del presente sistema disciplinare.Le sanzioni comminabili sono diversificate in ragione della natura del rapporto giuridico intercorrente tra l’autore della violazione e l’Associazione, nonché del rilievo e gravità della violazione commessa e del ruolo e responsabilità dell’autore. Le sanzioni comminabili sono diversificate tenuto conto del grado di imprudenza, imperizia, negligenza, colpa o dell’intenzionalità del comportamento relativo all’azione/omissione, tenuto altresì conto dell’eventuale recidiva, nonché dell’attività lavorativa svolta dall’interessato e della relativa posizione funzionale, gravità del pericolo creato, entità del danno eventualmente creato, presenza di circostanze aggravanti o attenuanti, eventuale condivisione di responsabilità con altri soggetti che abbiano concorso nel determinare l’infrazione, unitamente a tutte le altre particolari circostanze che possono aver caratterizzato il fatto.Il presente sistema sanzionatorio deve essere portato a conoscenza di tutti i Destinatari del Modello attraverso i mezzi ritenuti più idonei dall’Associazione.SANZIONI NEI CONFRONTI DEI COLLABORATORI RETRIBUITII comportamenti tenuti dai collaboratori retribuiti in violazione delle disposizioni del presente modello, inclusa la violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’Associazione, e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione) sono definiti illeciti disciplinari.Nei confronti dei collaboratori retribuiti, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:1. richiamo verbale per mancanze lievi;2. ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;3. multa in misura non eccedente l’importo di 5 ore di retribuzione;4. sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di giorni 15;5. risoluzione del contratto e, in caso di collaboratore socio dell’Associazione, radiazione dello stesso.Ai fni del precedente punto:- incorre nel provvedimento disciplinare del richiamo verbale per le mancanze lievi il collaboratore che violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività sensibili, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione non abbia rilevanza esterna;- incorre nel provvedimento disciplinare dell’ammonizione scritta il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali e applicabile il richiamo verbale e/o violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività nelle aree a rischio, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione abbia rilevanza esterna;- incorre nel provvedimento disciplinare della multa non eccedente l’importo di 5 ore dellanormale retribuzione il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile l’ammonizione scritta e/o, per il livello di responsabilità gerarchico o tecnico, o in presenza di circostanze aggravanti, leda l’efficacia del presente modello con comportamenti quali:a) l’inosservanza dell’obbligo di informativa al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni;b) l’effettuazione, con colpa grave, di false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello o del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione;c) la violazione delle misure adottate dall’Associazione volte a garantire la tutela dell’identità del segnalante;d) la reiterata inosservanza degli adempimenti previsti dalle prescrizioni indicate nel presente modello, nell’ipotesi in cui riguardino un procedimento o rapporto in cui è parte la Pubblica Amministrazione (ivi comprese le Autorità Sportive);- incorre nel provvedimento disciplinare della sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di 15 giorni il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile la multa non eccedente l’importo di 5 ore della normale retribuzione e/o effettui, con dolo, false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello e del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e/o violi le misure adottate dalla Società volte a garantire la tutela dell’identità del segnalante cosi da generare atteggiamenti ritorsivi o qualsiasi altra forma di discriminazione o penalizzazione nei confronti del segnalante;- incorre nel provvedimento disciplinare della risoluzione del contratto senza preavviso il collaboratore che eluda fraudolentemente le prescrizioni del presente modello attraverso un comportamento inequivocabilmente diretto alla commissione di uno dei reati ricompresi fra quelli previsti nel c.d. “certificato antipedofilia” e/o violi il sistema di controllo interno attraverso la sottrazione, la distruzione o l’alterazione di documentazione ovvero impedendo il controllo o l’accesso alle informazioni e alla documentazione agli organi preposti, incluso il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni in modo da impedire la trasparenza e verificabilità delle stesse.SANZIONI NEI CONFRONTI DEI VOLONTARINei confronti dei volontari dell’Associazione, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:1. richiamo verbale per mancanze lievi;2. ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;3. allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 15 giorni;4. allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 1 anno;5. rescissione del rapporto di volontariato e, in caso di volontario socio dell’Associazione, radiazione dello stesso.OBBLIGHI INFORMATIVI E ALTRE MISUREL’Associazione è tenuta a pubblicare il presente modello e il nominativo del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni presso la sua sede e le strutture che ha in gestione o in uso, nonché sulla homepage del sito istituzionale.Al momento dell’adozione del presente modello e in occasione di ogni sua modifica, l’Associazione deve darne comunicazione via posta elettronica a tutti i propri tesserati, associati e volontari.L’Associazione deve informare il tesserato o eventualmente coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, del presente modello e del nominativo e dei contatti del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.L’Associazione deve dare immediata comunicazione di ogni informazione rilevante al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, al Safeguarding Officer della Federazione Sportiva di competenza, nonché all’Ufficio della Procura federale ove competente.L’Associazione deve dare diffusione presso i propri tesserati di idonee informative finalizzate alla prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione nonché alla consapevolezza dei tesserati in ordine a propri diritti, obblighi e tutele.L’Associazione deve prevedere un’adeguata informativa ai tesserati o eventualmente a coloro esercitano la responsabilità genitoriale, con riferimento alle specifiche misure adottate per laprevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione in occasione di manifestazioni sportive.L’Associazione deve dare comunicazione ai tesserati o eventualmente a coloro esercitano la responsabilità genitoriale di ogni altra politica di safeguarding adottata dalla federazione sportiva alla quale è affiliata.

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25 Novembre 2024

CENA SOCIALE 2024

 Si è tenuta sabato 23 novembre 2024, presso i locali della Rinascita 1970, la tradizionale Cena Sociale del nostro Circolo aperta ai soci, simpatizzanti, amici e parenti.I partecipanti sono stati oltre un centinaio. Si è gustato l'ottimo menù preparato dallo staff della cucina e precisamente si è iniziato con un aperitivo di benvenuto servito da: Giuseppina ed Annaper proseguire poi col primo piatto di tortellini in brodo e per secondo prosciutto al forno con insalata e cotechino con purè. Per finire il dolce "Diplomatica" in sostituzione dell'annunciato belsone. Variazione che ha soddisfatto i più. Fra una portata e l'altra, il presidente del Circolo   Carlo Barbieri, ha presentato alcuni ospiti:Nilo Diacci, che è stato Presidente della Consulta "Sport e Benessere" del Comune di Carpi per ben quattordici anni, Galiano Fulgeri e Vanni Angeli, sono rispettivamente il Presidente della Sezione Bocce e l'allenatore della squadra che difende i colori della Rinascita 1970 partecipando al Campionato Nazionale di Categoria "B". Elvio Baldassarri vice presidente FIB EMILIA ROMAGNA  Mauro Carpenito, responsabile della squadra di calcio che partecipa al Campionato di 3^ Categoria. che qui presenta il capitano della squadra Alex Donolato. Luciano Nasi, responsabile del settore Amatori del Calcio Marco Lugli, capitano squadra Amatori Biliardo Massimo Casarini e Mario Rossi, responsabili della Lega Biliardo UISP di Modena.  Jannik Sinn.... scusate, Gerardo Silvestre del Consiglio della Sezione Tennis. Una menzione speciale va allo staff della ristorazione, senza il cui contributo la cena non si potrebbe realizzare.In piedi da sinistra: Alberto Barbieri, Marco Giordani, Setti Giuseppe, Enzo Salerno, Ivan Boccaletti, Giuliano Artioli, Mirco Veroni, Tino Esposito, Gianni Marconi, Emanuela Torricelli, Ebe Parmigiani e Renzo Lodi (vice Presidente della Rinascita 1970).A sedere da sinistra: Anna Carpentiero, Gabriella Martinello, Lorella Ronchetti, Vanna Angeli, Giuseppina Benetti, Ada Berselli e Edda Sabattini.Un grosso grazie dal profondo del cuore. 

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19 Luglio 2024

Sosteniamo il Futuro dello Sport di CONAD

Sosteniamo il Futuro dello Sport è l'iniziativa attraverso la quale Conad, insieme ai propri clienti, incentiva lo sport con un contributo concreto alle Associazioni o Società Sportive Dilettantistiche del territorio .Lo sport nella vita di grandi e piccoli come simbolo di benessere e salute : con Sosteniamo il Futuro dello Sport , Conad alimenta le forze positive delle nostre Comunità, facendosi portavoce di buone abitudini quotidiane.Un progetto che nasce dalla volontà di aiutare concretamente Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, offrendo loro la possibilità di ottenere gratuitamente nuove attrezzature e prodotti sportivi , attraverso una raccolta buoni ed un catalogo a loro riservato e dedicato.Dal 24 giugno , infatti, in tutti i punti vendita Conad che espongono il materiale pubblicitario, tutti i titolari di Carta Insieme e Carta Insieme Più Conad Card potranno raccogliere i Buoni Sport da donare alle società sportive del territorio che potranno così accumulare Buoni Sport e accedere ad i premi del Catalogo Sport 2024.Dal 24 giugno 2024 al 15 settembre 2024, facendo la spesa nei punti vendita Conad, riceverai in cassa, ogni 15€ di spesa, un Buono Sport che potrai donare alla tua associazione sportiva.L'iniziativa consentirà all'associazione sportiva di ricevere gratuitamente attrezzature e prodotti sportivi accumulando i Buoni Sport.✅️ VIENI A DONARE I BUONI SPORT?- Tramite App "Sport Conad": scarica l'App, scansiona con la fotocamera il codice a barra posizionata sul retro del Buono Sport oppure inserisci il codice riportato manualmente e seleziona l'associazione sportiva.- Tramite il sito dell'iniziativa sport.conad.it : inserisci il codice riportato manualmente e seleziona l'associazione sportiva per donare.- Puoi portare i Buoni Sport direttamente a mano.Grazie in anticipo per il tuo contributo!Per tutte le informazioni sull'iniziativa visitare il sito: https://sport.conad.it/home

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